venerdì 30 agosto 2013

Una vita esagerata - A Life Less Ordinary (1997)





Questo film mi ha fatto una strana impressione perché il 1997 nel mio immaginario è l'altro ieri invece
guardandolo  mi è sembrato che non fossero passati sedic'anni ma una trentina.
Quelle giacche non me le ricordavo con tutte quelle spalline, la vita dei pantaloni a livello sovraombelicale, le donne coi capelli laccati e gli uomini col caschetto. E poi quella musica Drum and bass, che mi ricordavo come il suono del futuro, poco più che uno stunz stunz lamentoso.

Passa il tempo!

Vabbé, la trama:

Due angeli-cupìdi devono riuscire nell'impresa disperata di far innamorare Robert e Celine.
Robert è uno spazzino aspirante scrittore che una volta licenziato decide di rapire l'annoiata Celine, la figlia del proprio megaboss.
Il problema è che la ragazza è molto più sveglia di lui e presto prenderà in mano la situazione. Come due burattinai gli angeli manovreranno perché l'amore trionfi.

Il fatto che non avessi ancora visto 'sto film nonostante Danny Boyle sia uno dei miei registi preferiti significherà qualcosa?

E' un road movie messo giù coi toni della commedia brillante e purtroppo è un film inutile e noioso. Il montaggio voleva essere veloce ma risulta invece confusionario, la trama è slegata, i personaggi abbozzati.
Addirittura anche l'uso delle musiche,aspetto che Boyle solitamente cura con particolare attenzione, è goffo (la bellissima Leave dei REM è messa li a caso).

Si salvano gli attori in particolare Cameron Diaz, la festeggiata, che qui arrivava dal successo del Matrimonio del mio migliore amico e con piacere rivediamo bella come era, forse un po' di più.

Anni Novanta anche nei Banner ;)

Questo post è solo uno tra quelli della combriccola di blogger che oggi festeggiano il Cameron Diaz Day



Eccovi gli altri:

Movies Maniac
Scrivenny
Recensioni Ribelli
Era meglio il libro
Director's cult
Pensieri cannibali
Bollalmanacco
Coocking Movies
Montecristo

e auguri Cameron!


martedì 27 agosto 2013

Quell'idiota di nostro fratello - Our idiot brother (2011)

Una commedia costruita su una struttura fin troppo collaudata che riesce a divertire nonostante qualche evidente limite.

Le vite di tre donne newyorkesi, bloccate dall'ipocrisia e dal cinismo in una malcelata infelicità, vengono sconvolte dall'arrivo di Ned, il fratello campagnolo, l'idiota del titolo.

Paul Rudd prosegue nel suo, diciamo, approfondimento della figura del 30/40 enne con la sindrome di Peter Pan ed è qui a suo agio nel portare in scena questa specie di Adriano Celentano di certe commedie travestito da Drugo Lebowski.

Ned è un idiota nella sua accezione dostoevskiana  ma è anche un po' proprio un deficiente. La forza comica del film sta qui, nelle situazioni imbarazzanti che il candore di Ned provoca e nei guai in un cui si mette per la propria inadeguatezza alla vita urbana.

Tanti bravi attori tra cui Zooey Deschanel come sempre nel ruolo di se stessa ( leggetivi questo bell'articolo su Rivista Studio).

Qualche momento morto ed un risultato non proprio organico eppure il film è piacevole e merita di essere visto.

martedì 20 agosto 2013

Gummo (1997)

Tempo fa parlavo con un conoscente di Kubrick e questi mi disse che al tempo era andato a vedere Arancia
Meccanica e dovette uscire dal cinema non riuscendo a sopportare la crudezza delle immagini presenti.
Risposi con un'alzata di sopracciglio.

Eppure l'altra sera stava per succedermi una cosa simile con Gummo.
Nella parte iniziale di questo film si indugia insopportabilmente ( per me) in scene di violenza su dei poveri gatti.
Ammazzate pure qualche migliaio di cristiani ma lasciate stare i gatti per cortesia.

Stavo per spegnere però sarebbe stato come arrendersi alla provocazione di quel malato di mente di Harmony Korine così ho proseguito con la visione e non me ne sono pentito.

Solomon e Tummler sono due giovani rifiuti umani. Vagano per Xenia in Ohia , paesino precedentemente distrutto da un tornato e quindi già preventivamente punito dagli dei, guadagnandosi qualche spicciolo vendendo gatti morti ad un ristorante per poi godere delle grazie di una giovane prostituta ritardata.

Un quadro umano svilente, nel degrado morale e fisico, personaggi brutti e cattivi senza il sollievo di un affetto e  nemmeno la speranza di una redenzione.

Ok Korine hai vinto tu, adesso vomito

Korine che filmerà i bikini al neon di Spring Breakers ci mette davanti le luci crepuscolari di questo inferno sulla terra sfidandoci a tenere gli occhi aperti. Tranne qualche momento stucchevole ( la scena rivoltante del ragazzino che mangia mentre fa il bagno è troppo facile) è un film che colpisce.